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Villaggio Nuragico Palmavera

A pochi passi dal mare, nel cuore del Parco di Porto Conte, si trova il complesso nuragico Palmavera. Con la bellezza delle sue antichissime torri ed il fascino del suo villaggio, il Nuraghe Palmavera costituisce un must see per gli appassionati di archeologia ad Alghero.

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In un paesaggio tinto di blu e verde …

Il Villaggio Nuragico di Palmavera è uno tra i più importanti siti archeologici della Sardegna. Qui troviamo testimonianza della civiltà nuragica, una fra le più significative culture dell’Europa occidentale. ​

Visitando il complesso si scoprirà una civiltà contemporanea agli Egizi e ai Micenei, e nella fase finale della sua storia, anche ai Fenici. Una civiltà complessa e ancora parzialmente sconosciuta che prende il nome dal suo monumento più caratteristico: il nuraghe.  Si tratta di una torre con forma tronco-conica interamente costruita a secco con grandi blocchi di pietra sbozzati e sovrapposti. ​ Oltre ad avere una funzione difensiva, all’interno del villaggio la struttura era sede del potere politico e amministrativo.

Un monumento simbolo della civiltà nuragica​, il Nuraghe Palmavera, è inserito nella Tentative List UNESCO.

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il racconto di un nuraghe…

Posando un primo sguardo sul complesso nuragico di Palmavera ritornano alla mente i talayots delle Isole Baleari, le torri della Corsica ed i brochs della Scozia.  Avvicinandosi tutto cambia improvvisamente.

Il sito archeologico è composto dai resti di un nuraghe complesso, formato in origine da tre torri, e dal villaggio. Una cinta muraria di forma pentagonale circonda il nuraghe e lo separa dalle capanne del villaggio. 

La parte più antica del nuraghe, la torre principale, risale al 1600 a.C. e conserva integra la camera con la caratteristica volta a falsa cupola.

  La torre, così come le altre torri nuragiche, era costituita da più vani sovrapposti collegati da una scala e terminava con un terrazzo.

Il complesso nuragico si rivela, pertanto, una struttura più antica, e molto più elaborata ed evoluta rispetto alle altre presenti nel Mediterraneo occidentale ed in Scozia.

Il Nuraghe Palmavera racchiude in sé 3600 anni di storia e tutte le perplessità svaniscono in meraviglia.

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abbracciato dal suo villaggio …

Tra il blu del cielo e il verde della macchia mediterranea, il nuraghe di Palmavera con le sue torri non rimane un monumento isolato.

I resti delle capanne del suo villaggio invitano ad addentrarsi in un passato ancora in parte sconosciuto ma semplice nella sua quotidianità.

Si può facilmente immaginare una comunità dinamica e prospera muoversi all’interno dell’abitato. Le capanne ancora visibili sono una piccola porzione rispetto all’antichità.

Si calcola che il villaggio si estendesse su un’area di almeno 3 ettari con circa 200 capanne.  Erano dimore modeste con una base in pietra ed il tetto costituito da tronchi e rami. ​

L’economia locale si fondava prevalentemente su attività agropastorali, caccia, e pesca. Gli scavi archeologici lo rivelano grazie ai ritrovamenti di resti di fauna selvatica, molluschi ed un amo da pesca. Quest’ultimo è oggi esposto al Museo Archeologico di Alghero. ​

Tra gli edifici da visitare all’interno del complesso archeologico di Palmavera non bisogna dimenticare la Capanna delle Riunioni, la capanna con le dimensioni maggiori.

​La Capanna delle Riunioni è per ampiezza interna la seconda più grande della Sardegna.

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… È la storia del popolo nuragico.

Dai primi del ‘900 l’archeologia racconta la storia del Villaggio Nuragico di Palmavera attraverso ripetute campagne di scavo archeologico.

L’archeologia, per esempio, ha definito la funzione della Capanna delle Riunioni come nuova sede del potere. La struttura rappresenta la sintesi perfetta del cambiamento sociale e politico del popolo nuragico.

Il ritrovamento all’interno di essa di​​ un seggio trono e di un betilo torre, ovvero il modellino di un nuraghe, narra di un capo villaggio e di una élite. Un gruppo che, monumentalizzando la memoria degli avi attraverso il betilo torre, legittima il proprio potere.

Da questo rinvenimento è stato possibile anche risalire a come appariva il nuraghe in origine. Un edificio che ricorda la solennità di un castello medievale.

I più recenti scavi effettuati nel nuraghe hanno portato alla luce la presenza di una terza torre crollata in antico. Il monumento risulta così impostato su un originario progetto simmetrico, e conferma la presenza di diverse fasi costruttive già evidenziate in altre parti del monumento.

Riparte la comprensione del passato, e dai resti rinasce il racconto della storia.

Foto banner di Renato Granieri.

Foto di Rebecca C.C. Greene.

Disegno di Francesco Corni.

 

 

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