Torre SG
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L' Età Moderna

A partire dal 1720, sotto il nuovo dominio Sabaudo, considerata la situazione d’instabilità geopolitica in cui versava tutta l’Europa, la cinta muraria venne riqualificata con le annesse torri e furono progettati e costruiti nuovi rivellini, non più a difesa della porta d’ingresso ma delle cortine più deboli che collegavano i bastioni fronte terra.

Passato questo periodo di transizione, gli studi indicano l’Ottocento come il secolo in cui inizia il declino dell’intera fortificazione,  per i costi non più sostenibili e per il cambiamento degli interessi pubblici  che ora premono verso un appropriamento di terreni prospicienti le mura; terreni che ormai rientravano nell’orbita di interesse dei nuovi speculatori.

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Con Regio Decreto del 25 aprile 1867, si sancisce la fine delle fortificazioni o posti fortificati esistenti in tutto il Regno d’Italia.

L’aspetto di Alghero venne modificato in funzione dell’ampliamento dell’area urbana mediante l’abbattimento di ampie porzioni di mura, compreso quello che rimaneva dei rivellini, il bastione di Montalbano smantellato pietra dopo pietra, quello dello Sperone interrato fino al cordolo alzando il piano stradale di ben 5 metri; nel frattempo fu anche ampliata la Porta a Mare.

I materiali vennero riutilizzati per la costruzione di nuovi edifici, come ad esempio Palazzo Sartore sito nelle vicinanze della vecchia porta della città fortificata ed ancora visibile al giorno d’oggi.

Per facilitare l’accesso a merci e persone al centro storico, fu eretto un ponte in pietra al posto di quello mobile medievale.

La sua scoperta casuale durante lavori di manutenzione della rete idrica ne conferma la presenza in passato, ma l’esigenza di una sicura viabilità stradale nei pressi del centro storico ha fatto sì che il ponte venisse interrato nuovamente.

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Con le loro strutture interne ed esterne, sono soprattutto le torri a ricordare la tradizione catalano-aragonese, a differenza di mura, baluardi e dei loro rinforzi alla base, che richiamano stili italiani (Sabaudi).

Fanno eccezione alcune parti di mura di origine genovese come nel bastione della Maddalena affacciato sul porto, che al suo interno mostra parte delle vecchie mura e gli ultimi ritrovamenti dell’antico percorso murario con annesse due piccole torri visibili lungo i Bastioni Marco Polo.

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Attualmente torri e mura rivivono attraverso la programmazione di eventi culturali e tante altre attività.

Consulenza storiografica: Dott.ssa Angela Simula.

Foto banner di Renato Granieri.

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