« En las marinas de Sardeña mucho coral en los mares de la ciudad de Bosa, Alguer, y Castell Aragones»

Martin Carrillo, 1612

La pesca

Quell’alberello rosso che fluttua negli abissi del nostro mare è sempre stato pescato fin dai tempi più antichi.

Perché? Perché faceva guadagnare ingenti somme alla città di Alghero e perché il mondo dell’inesplorato è sempre una forte tentazione per l’uomo.

Ma sappiamo che già dalla preistoria e della protostoria, nel Vicino Oriente e nel Mediterraneo occidentale il corallo veniva pescato e utilizzato per scopi culturali, come testimoniano le navicelle votive nuragiche, simili a quelle di altri popoli pescatori di corallo.

La pesca si è collaudata nei secoli, facendo ora sempre più attenzione all’ecosistema e al mondo marino in genere.

Corallo rosso nella grotta di Nereo - foto di Marco Busdraghi
Corallo rosso nella grotta di Nereo - foto di Marco Busdraghi

Il primo attrezzo, documentato e documentabile, è la Croce di Sant’Andrea, trainato da piccole barche a vela. Composto da due assi di legno a forma di croce, era appesantito da sassi alle cui estremità pendevano delle reti. Con l’avvento delle barche a motore e l’aumento di profondità della pesca, la Croce di Sant’Andrea si dimostra inefficace e viene perfezionata e sostituita dall’Ingegno le cui assi diventano di ferro.

Si parla in entrambi i casi di una pesca a strascico, in cui il corallo viene catturato e portato a bordo. Il fondale marino viene arato in modo indiscriminato, coinvolgendo e distruggendo l’ecosistema interessato. Per questo ora l’attività di pesca, può essere esercitata esclusivamente mediante l’uso della piccozza, usata da pescatori equipaggiati con apparecchi individuali, autonomi o no, per la respirazione subacquea.

  • XII-XIII secolo

    La pesca del corallo ha origini antichissime. In Sardegna è stata inizialmente praticata dai pisani nel XII-XIII secolo sulla costa Occidentale.

  • XIII secolo

    È nel XXIII secolo che si hanno le prime fonti della pesca del corallo in cui si parla dei marsigliesi che vanno a pescare il corallo nei mari di Bosa e Alghero.

  • XIV secolo

    Anche i genovesi iniziano a praticarne la pesca

  • XV secolo

    Nel 1354 i catalani conquistano la colonia genovese di Alghero, imponendo il loro diritto di pesca tra Capo Mannu e l’Isola dell’Asinara.

  • XVI secolo

    Oltre alla pirateria è frequente anche il contrabbando. Nel 1539 vengono confiscate numerose casse di corallo, che poi vengono esaminate e vendute all’asta.

  • XVIII secolo

    Il periodo della pesca nel XVIII è piuttosto lungo: le prime imbarcazioni, provenienti dal Regno di Napoli, giungono nel porto il 17 febbraio e  vi rimangono fino alla fine del mese di ottobre.

  • XX secolo

    La Regione Sardegna introduce per prima nel Mediterraneo una regolamentazione per la pesca del corallo nelle acque dell’Isola.

  • XXI secolo

    Ras - Decreto  n° 1229 del 3 Aprile 2020

    Pesca: solo i pescatori professionisti titolari dell’autorizzazione regionale
    Periodo: tra il 1 Giugno e il 30 Settembre
    Strumento: piccozza
    Quantità: massimo 2,5 kg giornalieri
    Autorizzazioni: massimo 25