« En las marinas de Sardeña mucho coral en los mares de la ciudad de Bosa, Alguer, y Castell Aragones»
Martin Carrillo, 1612
La pesca
Quell’alberello rosso che fluttua negli abissi del nostro mare è sempre stato pescato fin dai tempi più antichi.
Perché? Perché faceva guadagnare ingenti somme alla città di Alghero e perché il mondo dell’inesplorato è sempre una forte tentazione per l’uomo.
Ma sappiamo che già dalla preistoria e della protostoria, nel Vicino Oriente e nel Mediterraneo occidentale il corallo veniva pescato e utilizzato per scopi culturali, come testimoniano le navicelle votive nuragiche, simili a quelle di altri popoli pescatori di corallo.
La pesca si è collaudata nei secoli, facendo ora sempre più attenzione all’ecosistema e al mondo marino in genere.
![](https://museialghero.it/wp-content/uploads/2020/06/PESCA-1024x683.jpg)
![](https://museialghero.it/wp-content/uploads/2020/06/PESCA-1024x683.jpg)
![](https://museialghero.it/wp-content/uploads/2020/06/LA-PESCA-1024x683.jpg)
![](https://museialghero.it/wp-content/uploads/2020/06/LA-PESCA-1024x683.jpg)
Il primo attrezzo, documentato e documentabile, è la Croce di Sant’Andrea, trainato da piccole barche a vela. Composto da due assi di legno a forma di croce, era appesantito da sassi alle cui estremità pendevano delle reti. Con l’avvento delle barche a motore e l’aumento di profondità della pesca, la Croce di Sant’Andrea si dimostra inefficace e viene perfezionata e sostituita dall’Ingegno le cui assi diventano di ferro.
Si parla in entrambi i casi di una pesca a strascico, in cui il corallo viene catturato e portato a bordo. Il fondale marino viene arato in modo indiscriminato, coinvolgendo e distruggendo l’ecosistema interessato. Per questo ora l’attività di pesca, può essere esercitata esclusivamente mediante l’uso della piccozza, usata da pescatori equipaggiati con apparecchi individuali, autonomi o no, per la respirazione subacquea.
![Donazione Foddai](https://museialghero.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/LA-PESCA_FODDAI1-scaled-orkxqvgesg3fzumyhvv9egg9x3s7yf6h5g1qf8mnao.jpg)
![Donazione Foddai](https://museialghero.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/LA-PESCA_FODDAI1-scaled-orkxqvgesg3fzumyhvv9egg9x3s7yf6h5g1qf8mnao.jpg)
![Donazione Foddai](https://museialghero.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/DONAZIONE-FODDAI_FODDAI-scaled-orkxql46p9pag51z69ed5127dv76lr1fg0ve571z74.jpg)
![Donazione Foddai](https://museialghero.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/DONAZIONE-FODDAI_FODDAI-scaled-orkxql46p9pag51z69ed5127dv76lr1fg0ve571z74.jpg)
![Donazione Foddai](https://museialghero.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/LA-PESCA_FODDAI2-scaled-orkxr21a4acg94defgpndwsi2svsgawlicm4s6cw34.jpg)
![Donazione Foddai](https://museialghero.it/wp-content/uploads/elementor/thumbs/LA-PESCA_FODDAI2-scaled-orkxr21a4acg94defgpndwsi2svsgawlicm4s6cw34.jpg)
-
XII-XIII secolo
La pesca del corallo ha origini antichissime. In Sardegna è stata inizialmente praticata dai pisani nel XII-XIII secolo sulla costa Occidentale.
-
XIII secolo
È nel XXIII secolo che si hanno le prime fonti della pesca del corallo in cui si parla dei marsigliesi che vanno a pescare il corallo nei mari di Bosa e Alghero.
-
XIV secolo
Anche i genovesi iniziano a praticarne la pesca
-
XV secolo
Nel 1354 i catalani conquistano la colonia genovese di Alghero, imponendo il loro diritto di pesca tra Capo Mannu e l’Isola dell’Asinara.
-
XVI secolo
Oltre alla pirateria è frequente anche il contrabbando. Nel 1539 vengono confiscate numerose casse di corallo, che poi vengono esaminate e vendute all’asta.
-
XVIII secolo
Il periodo della pesca nel XVIII è piuttosto lungo: le prime imbarcazioni, provenienti dal Regno di Napoli, giungono nel porto il 17 febbraio e vi rimangono fino alla fine del mese di ottobre.
-
XX secolo
La Regione Sardegna introduce per prima nel Mediterraneo una regolamentazione per la pesca del corallo nelle acque dell’Isola.
-
XXI secolo
Ras - Decreto n° 1229 del 3 Aprile 2020
Pesca: solo i pescatori professionisti titolari dell’autorizzazione regionale
Periodo: tra il 1 Giugno e il 30 Settembre
Strumento: piccozza
Quantità: massimo 2,5 kg giornalieri
Autorizzazioni: massimo 25