Le vie del sacro
Il Mar Mediterraneo nei secoli si è dimostrato fonte di ricchezza ma anche di pericoli e i marinai consci di questo, hanno da sempre cercato protezione nei Santi.
Sant’Elmo, il Santo protettore dei pescatori è presente nella tradizione popolare algherese, tant’è che a lui è dedicato un altare andato in rovina nella Grotta Verde a Capo Caccia dove un tempo si celebrava messa. Alcune fonti storiche riportano la presenza in passato anche di un’antica chiesetta dedicata al Santo, dai marinai chiamato Elmo, situata nell’omonima via. Nella cattedrale, in una cappella nella navata destra in cattedrale è presente un dipinto raffigurante forse un ex voto, una barca nel pieno della tempesta e sopra, quasi a vegliare sui pescatori, la Madonna e Sant’Erasmo.
Quando i pescatori decidevano di sfidare le insidie del mare, si affidavano a entrambi per cercar conforto e protezione. Sulla torre di Sant’Elmo dal 1954 venne posta la statua bronzea della Madonna Stella Maris, con il compito di sorvegliare le barche e proteggere i marinai in uscita dal porto di Alghero.
Non solo, in città sono diversi i simulacri dei Santi protettori che sottolineano la devozione che la popolazione algherese ha da sempre mantenuto nei secoli.
Nell’antica Porta a Mare è stata costruita una nicchia contenente la Madonna di Porto Salve, una piccola statua venerata dai pescatori adornata con collane di corallo.
Quando il mare era troppo infido, i pescatori si affidavano anche alla Madonna del Frontuni, che venne posta nei primi del ‘900 in una grotta sul mare all’estremità di Capo Caccia. Un luogo non casuale, poiché da quel punto doveva proteggere i pescatori che con coraggio si avventuravano oltre il promontorio. È rappresentata con una barca sul braccio e con alla base una scritta: Benedite e Pregate per gli Ardimentosi Navigatori.